giovedì 25 luglio 2013

Ultimi Giorni di Giuseppe Ungaretti - Ebook (PDF)

Giuseppe ungaretti scrive Dernier Jours in un periodo che va dal 1910 al 1914 dedicandola ad Apollinaire e Breton, ne cogliamo l'influenza attraverso lo stile formale originale di molte poesie, estremamente vicine alle sperimentazioni del primo. I temi trattati variano, lo stampo ungarettiano è presente in ogni dove, la nostalgia, la malinconia, il sentimento di universale comunione col cosmo intorno a noi, che si riflette nelle bellissime poesie della parte centrale, fulminee nel loro dispiegarsi, spesso di un solo rigo di lunghezza. La raccolta inizia con un invocazione alla morte e con la dedica all'amico Apollinaire: "en souvenir de la mort que nous avons accompagnés...." e forse apre e chiude un cerchio con il finale dedicato all'eternità, con l'immagine di fiori interrati che ci ricorda le bellissime parole di Munch: "Sul mio corpo in putrefazione nasceranno dei fiori e io sarò in essi, questa è l'eternità, o la stessa famosa poesia ungarettiana che parla del nulla tra un fiore colto ed un altro donato, che ha come titolo Eternità appunto. Il finale è dedicato alla partenza, tema ungarettiano per eccellenza, verso porti mistici interiori dove il tempo è un sentimento non una realtà, l'ultima poesia è Calumet, quasi come se il poeta volesse dileguarsi attraverso il fumo della sua pipa, il tema del dissolvimento è forse quello principale all'interno di tutta la raccolta, la consunzione, lo svanire, il perdersi. Ma ungaretti va letto e non pensato, quindi invitiamo tutti a farlo, in rispettoso silenzio, quello stesso silenzio che ci lasciano tutte le sue poesie quando abbiamo terminato di leggerle.





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